Scuola/pandemia: tutti i gravi problemi restano tali anche sotto il governo Draghi

La scuola deve essere in presenza, tutti gli studenti devono tornare a frequentare le lezioni, NO alla DAD invocata in questi giorni da Presidenti di Regioni come in Campania, da Sindaci e attraverso un appello da numerosi Dirigenti Scolastici,  a fronte dell’aumento veloce dei contagi per la variante del Covid Omicron, per correre malamente ai ripari e coprire con nuove e brutte pezze le gravi responsabilità che hanno i vari governi borghesi fino all’attuale governo Draghi, che continua a non disporre il sempre più necessario obbligo vaccinale per tutti, nel non avere risolto problemi annosi e strutturali della scuola pubblica, venuti ancora più alla luce con lo scoppio della pandemia,  e su questo non ci sono scuse che tengano!

E condiviamo quanto afferma il Comitato Priorità alla scuolaÈ disarmante. I presidi invece di chiedere di non riaprire le scuole in presenza dovrebbero battersi per avere più finanziamenti per gli organici o per gli spazi negli istituti. La scuola senza studenti è uno spazio morto. La scuola è solo in presenza” e rivolgendosi ai dirigenti scolastici: “protestate,  battete i pugni contro l’abolizione del metro di distanza oppure per ottenere un canale dedicato per il tracciamento, per avere le mascherine Ffp2 in tutte le scuole E soprattutto “non dite ‘chiudiamo la scuola’ perché è una rassegnazione, una remissività  che non è accettabile…”   

Non è affatto accettabile, infatti, che i problemi che investono il mondo della scuola anche oggi restano tutti e in modo ancora più grave, dinnanzi ad una pandemia ridiventata ingovernabile nel nostro paese e nel mondo soprattutto per la politica dei governi al servizio del Capitale:

dalle cosiddette classi pollaio, ai consistenti tagli agli organici del personale della scuola e alle risorse, al mancato reperimento di tutti i locali disponibili per potenziare gli spazi nelle strutture scolastiche, senza tenere conto del fatto che da anni non si costruiscono scuole nuove e la maggior parte degli istituti scolastici è cadente e non in sicurezza;

nessuna programmazione sistematica degli screening per tutti gli studenti e per il personale mentre è veramente assurdo e ridicolo che parecchi Sindaci come in Sicilia, che sbraitano in questi giorni in eterna campagna elettorale, chiedano a ridosso della ripresa delle lezioni screening di massa minacciando di emanare ordinanze di chiusura delle scuole … e fino ad oggi dove sono stati???

Non si è agito per una seria organizzazione della medicina scolastica, di postazioni sanitarie nelle scuole con figure come gli infermieri, previste peraltro nell’ambito del personale Ata ma praticamente inesistenti nelle scuole, o gli Oss, non sono stati potenziati affatto i trasporti per gli studenti con l’istituzione di corsie preferenziali che possano adeguarsi anche agli accessi differenziati degli studenti a scuola per evitare assembramenti, gli stessi protocolli di sicurezza anticovid per molti aspetti sono rimasti sulla carta e non applicati nelle scuole, dove in diversi casi gli stessi dispositivi di protezione come per esempio le mascherine FFP2 non sono affatto sufficienti, con grave rischio sul piano della salute e sicurezza per personale e studenti.

La DAD non è e non può essere la soluzione ad un scempio della scuola pubblica che va avanti da anni e che ricade solo sulle spalle di studenti, di lavoratori, doppiamente delle lavoratrici, delle famiglie, NO al ricatto tra salute e sicurezza e diritto allo studio, in DAD non vengono riconosciuti né garantiti diritti agli studenti e al personale docente, la DAD che si è già rivelata fallimentare ha rafforzato le differenze tra studenti delle poche scuole più ricche e tutte le altre, ha danneggiato in termini gravemente escludenti e pesanti gli studenti disabili, ha causato la perdita del posto di lavoro a settori di operatori scolastici, vedi i lavoratori e soprattutto le tante lavoratrici impegnate nei servizi di assistenza scolastica.

Invece di mettere in atto iniziative concrete dando risposte concrete anche alle proteste e lotte messe in campo da alcuni comitati di genitori, da collettivi studenteschi addirittura repressi per le giuste proteste contro la DAD e per la risoluzione dei problemi scolastici, da lavoratori e lavoratrici scesi in sciopero, vedi lo sciopero nazionale dell’11 ottobre dei sindacati di base anche contro la grave situazione che investe la scuola già da marzo, 2020,  il governo Draghi/Bianchi si è speso in nuovi annunci quotidiani di cambiamento che non hanno invece cambiato nulla.

Dallo scoppio della pandemia Covid questa della scuola è un’altra prova provata dell’impossibilità della borghesia al potere nel suo insieme, e nelle sue diverse frazioni, di risolvere realmente i problemi sociali partendo da fatti concreti e immediati, vedi la salute e sicurezza degli studenti, lavoratrici, lavoratori della scuola, delle famiglie… E’ un’altra prova provata della necessità della borghesia, per i suoi specifici interessi di classe, di continuare per esempio, Covid o non Covid, a stanziare risorse per i padroni capitalisti che piangono miseria per la crisi, e non per il lavoro, la scuola pubblica, per la sanità pubblica, per i servizi sociali pubblici… , unitamente all’azione nefasta dei sindacati confederali sempre più organici a questo sistema capitalista.

Ma anche questa questione della scuola rimette oggi in campo la necessità urgente della lotta, di organizzarsi come lavoratori, lavoratrici, studenti nella lotta sindacale secondo una linea di classe e combattiva, acquisendo la coscienza che il percorso fatto sì di battaglie quotidiane partendo dalle necessità concrete e reali, deve necessariamente mettersi al servizio di una lotta politica più ampia, più generale contro  la borghesia al potere che abbia l’obiettivo di un vero cambiamento sociale.

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