Il governo italiano è in prima fila nell’armare il governo reazionario, fantoccio dell’imperialismo, dell’Ucraina

non solo con decreti-legge, ma anche con l’appoggio all’arruolamento dei mercenari.

Tutto questo è in aperta violazione delle stesse leggi borghesi: dall’art. 78 della Costituzione che prevede lo stato di guerra (è il Parlamento che decide lo stato di guerra conferendo al Governo i poteri necessari) all’articolo 244 codice penale (“chiunque, senza l’approvazione del Governo, fa arruolamenti o compie altri atti ostili contro uno Stato estero, in modo da esporre lo Stato italiano al pericolo di una guerra, è punito con la reclusione da sei a diciotto anni; se la guerra avviene, è punito con l’ergastolo. Qualora gli atti ostili siano tali da turbare soltanto le relazioni con un Governo estero, ovvero da esporre lo Stato italiano o i suoi cittadini, ovunque residenti, al pericolo di rappresaglie o di ritorsioni, la pena è della reclusione da tre a dodici anni. Se segue la rottura delle relazioni diplomatiche, o se avvengono le rappresaglie o le ritorsioni, la pena è della reclusione da cinque a quindici anni“).

Decisioni che aprono la strada ad un intervento diretto dell’imperialismo italiano nel conflitto?

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